La notizia, pubblicata sui “Quaderni” della Società Italiana di Farmacologia, è di qualche settimana fa, ma riteniamo di riportarla lo stesso vista la sua importanza.
In un articolo di Carlo Ventura, dell’ Università di Bologna, si sostiene che le cellule staminali adulte e fra queste le cellule staminali mesenchimali (presenti nel midollo osseo, nella polpa dentale, nella placenta, etc) potrebbero rappresentare la svolta nella rigenerazione del tessuto cardiaco gravemente danneggiato dall’infarto. Finora non esistono farmaci capaci di curare le cellule del cuore danneggiate dall’infarto, per cui, gli infartuati vanno incontro all’insufficienza cardiaca.
Un altro vantaggio non indifferente dell’uso delle cellule staminali mesenchimali adulte è dovuto al fatto che esse non presentano problemi di rigetto.