La sordità è una delle patologie invalidanti più diffuse. In genere, è dovuta al danneggiamento delle cosiddette cellule ciliate che si trovano nella coclea che, per la sua caratteristica forma, è conosciuta anche come chiocciola. Le cellule ciliate, che hanno la funzione di trasformare gli impulsi sonori e trasmetterli al cervello, non riescono a riprodursi, per cui, se danneggiate, provocano una sordità irreparabile. Le cellule ciliate morte non vengono rimpiazzate e di conseguenza, nella senilità, si va incontro ad una inevitabile e progressiva diminuzione delle capacità uditive.
Ricercatori dell’Università di Sheffield hanno prelevato alcune cellule dalla coclea dell’orecchio di feti di 9-11 settimane di vita. Queste cellule, coltivate in vitro per circa un anno, si sono trasformate in staminali capaci di differenziarsi e diventare anche cellule ciliate preposte all’udito. La scoperta ha enormi potenzialità terapeutiche e apre la strada allo sviluppo di cure contro la sordità basate su trapianti di cellule staminali. Una speranza concreta anche se ancora remota, per gli oltre 250milioni di non udenti di tutto il mondo. Unico neo è il problema etico dovuto al prelievo delle cellule della coclea dei feti.