Chiesa (chiesa e cellule staminali)
La posizione della Chiesa sulla ricerca e sulle applicazioni terapeutiche delle staminali è chiara:
si accetta e addirittura si incoraggia la ricerca sulle staminali adulte mentre si rinnega quella sulle staminali embrionali. La Chiesa considera l’embrione come una vita a tutti gli effetti e non può non condannare la sua distruzione anche se per motivi umanitari.
Nel settembre del 2006, Benedetto XVI, rivolgendosi ai medici cattolici partecipanti al Congresso Internazionale sul tema: «Le cellule staminali: quale futuro in ordine alla terapia?», ricevuti nel salone degli Svizzeri a Castegandolfo, riferendosi alla ricerca sulle cellule staminali somatiche tra l’altro disse: “merita approvazione ed incoraggiamento quando coniuga felicemente insieme il sapere scientifico, la tecnologia più avanzata in ambito biologico e l’etica che postula il rispetto dell’essere umano in ogni stadio della sua esistenza. Le prospettive aperte da questo nuovo capitolo della ricerca sono in se stesse affascinanti, perché lasciano intravedere la possibilità di curare malattie che comportano la degenerazione dei tessuti, con i conseguenti rischi di invalidità e di morte per chi ne è affetto». Il Pontefice volle lodare i protagonisti di questa nuova sfida contro la malattia ma nella stessa occasione condannò l’uso delle cellule staminali embrionali: “Se resistenza c’é stata, e c’é tuttora, essa era ed è nei confronti di quelle forme di ricerca che prevedono la programmata soppressione di esseri umani già esistenti, anche se non ancora nati. In tali casi la ricerca, a prescindere dai risultati di utilità terapeutica, non si pone veramente a servizio dell’umanità.
Passa infatti attraverso la soppressione di vite umane che hanno uguale dignità rispetto agli altri individui umani e agli stessi ricercatori”.
Secondo la Chiesa l’impiego di cellule embrionali staminali pone tre fondamentale problemi etici:
1) È moralmente lecito produrre e /o utilizzare embrioni umani viventi per la preparazione di Staminali embrionali?
2) È moralmente lecito eseguire la cosiddetta «clonazione terapeutica» attraverso la produzione di embrioni umani e la loro successiva distruzione per la produzione di staminali embrionali?
3) È moralmente lecito utilizzare le cellule embrionali staminali, e le cellule differenziate da quelle ottenute, eventualmente fornite da altri ricercatori o reperibili in commercio?
La Pontificia Accademia Per La Vita, in un documento del 24 Agosto 2000, da ai tre quesiti, tre risposte negative.